di Palu Betty Love Ph by Katie McCurdy – NASTY Magazine
Oggi non si prepara da mangiare ed in cucina si fa altro. Cosa? L’amore.
In La Felicità di fare l’amore in cucina e viceversa si intrecciano riflessioni su sesso, cucina e letteratura ed apprendiamo il nesso profondo tra cibo, desiderio e linguaggio e l’unica stanza della casa dove essi si incontrano: la cucina. In questo luogo tutti i legami affettivi si intessono, vengono pronunciate solo parole vere, le attrazioni si incontrano rendendo la quotidianità poesia. Un invito a riprendersi il gusto e il tempo di mangiar bene, comunicare e sedurre.
Consumare un pasto insieme al partner prima della copula è una prassi ormai consolidata. Il desiderio viene allo scoperto davanti ad un buon bicchiere di vino o ad un appetitosa ricetta, alimenti liquidi e solidi, prodotti da una metamorfosi: nel corso del convivio poi, raccontandosi e avvicinando le labbra e la lingua al piatto o alla bevanda, il desiderio cerca già di gustare, prima ancora del primo bacio, un po’ del sesso dell’altro.
La cucina è un ambiente completamente smaliziato, anche se vi si fa l’amore solo di tanto in tanto. Però in cucina ci si bacia, ci si accarezza, ci si palpeggia e ci si spoglia senza imbarazzo: è il luogo ideale per i preamboli perché non è adatta alla classica posizione distesa ed i materiali di cui è fatta sono duri e semplici, ci obbligano a posizioni azzardate, accendendo così il desiderio.
È allora viva il tavolo della cucina e i fornelli spenti per una sera
😉
Poi pizza d asporto
Assolutamente: gelato e patatine vanno benissimo!